“L’Ultimo Buffone”, nasce da una
scoperta fatta dalla sorella di Leo Bassi,
Joanna, nell’archivio della fondazione
Lumiere a Lyon in Francia. Nel maggio
del 1896, i Fratelli Lumiere avevono filmato
il bisnonno di Leo Bassi, Giuseppe
e il fratello Giorgio quando lavoravano
nel Circo Rancy della cittá di Lyon.
Sono filmati eccezionali, probabilmente
le prime immagini in movimento di
“Clown” della storia. Immagini che ci
rimandano indietro ad un’epoca quando
l’Europa aveva ancora tutta la sua
innocenza, voglia di vivere e quella
smania di cambiamenti. A partire da
questi filmati, Leo Bassi sviluppa uno
spettacolo intenso e molto divertente
dove analizza quel paradiso perduto,
del mondo del Buffone e del Clown,
così differente dalla comicitá ironica e
cinica dei cabarettisti di oggi.
“L’Ultimo Buffone” stupisce non
solo per l’originalità delle sue tesi sulla
fine dei veri buffoni e sul significato di
questa perdita nell’ambito della nostra
cultura, ma anche semplicemente,
per il fatto che questo attore, questo
pagliaccio rappresenta una continuità
diretta del mondo di cui parla.
Dopo 6 generazioni di presenza continua
della sua famiglia nelle piazze,
nelle strade e nei circhi, Leo Bassi, il
“Buffone”, non ha perso niente della
vitalità della sua stirpe e dimostra un
dominio perfetto della sua Arte, con la
consapevolezza di essere, forse, “L’ultimo
Buffone”.
Così Leo Bassi, rimane fedele a quella
lotta che sempre è stata sua:
“Difendere il profondo valore
umanistico dell’Arte del Buffone”.